Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) è uno strumento che nasce per gli studenti con DSA, citato all’interno della legge 170/2010 e dalle linee guida seguenti.
La circolare MIUR del 27 dicembre 2012 sulla tematica degli alunni con BES riprende l’argomento del PDP estendendolo anche ad altre categorie di studenti con bisogni educativi speciali (BES).
Il Piano Didattico Personalizzato è un atto dovuto perché previsto dalla normativa in materia di BES e DSA.
Questo strumento espone la programmazione didattica personalizzata e tiene conto delle specificità dello studente osservate dal gruppo docente e segnalate nella diagnosi.
E’ un documento che compila la scuola, ma rappresenta un patto d’intesa fradocenti e famiglia nel quale devono essere individuati e definiti gli interventi didattici individualizzati e personalizzati, gli strumenti compensativi e le misure dispensative che servono all’alunno per raggiungere in autonomia e serenità il successo scolastico.
Il PDP va redatto a cura del Consiglio di Classe all’inizio di ogni anno scolastico,entro il primo trimestre.
Per la compilazione del PDP la scuola segue queste tre fasi:
1) Incontro dei docenti con la famiglia e lo specialista al fine di acquisire quante più informazioni possibili sulla specificità e la peculiarità dell’alunno in difficoltà. Questo incontro è molto utile in quanto il docente può acquisire molte informazioni sia sul vissuto del ragazzo, sia sulla caratteristica del disturbo ed eventuali punti di forza/debolezza già individuati con lo specialista.
2) Stesura del documento da parte del Consiglio di Classe. Ogni insegnante potrà indicare per la propria materia quali sono gli obiettivi didattici personalizzati che propone allo studente e quali misure dispensative e strumenti compensativi suggerire per il raggiungimento di tali obiettivi. Ad esempio, in matematica sarà inserito lʼuso della calcolatrice e/o del formulario per lo svolgimento dei problemi, piuttosto che in storia lʼuso delle mappe per lo studio e per le interrogazioni.
3) Condivisione con la famiglia al fine di apporre la propria firma sul documento condiviso.
Il PDP non è un documento statico, ma può essere modificato ogni qualvolta sia necessario. È possibile prevedere dei momenti di verifica in cui il PDP può venireaggiornato con nuove informazioni derivanti dall’osservazione dell’alunno da parte degli insegnanti o degli specialisti.
Il primo obiettivo del PDP è quello di individuare un sistema efficace per portare l’alunno in difficoltà a superare i limiti del suo disturbo e poter veramente imparare anche con l’utilizzo di strumenti compensativi e misure dispensative.